Un altro afroamericano morto. Questo il risultato di un fermo della polizia ad Atlanta. La vittima è Rayshard Brooks, di 27 anni, che dormiva sotto l’effetto di alcool nell'auto nel parcheggio di un ristorante. Due agenti sono intervenuti, lo hanno controllato e hanno tentato di fermarlo, lui è riuscito a impadronirsi di un taser, ma uno dei poliziotti gli ha sparato alcuni colpi di pistola alla schiena mentre stava scappando. L'uomo è poi morto in sala operatoria. L'autopsia ha stabilito che la sua morte è stata causata da emorragia e da lesioni ad alcuni organi. Il tutto è stato documentato da un video. Il sindaco di Atlanta ha subito annunciato il licenziamento del poliziotto che ha sparato e la sostituzione della responsabile della polizia. Secondo il procuratore del distretto di Fulton, l'uso della forza letale contro l'uomo non è giustificato: al momento della morte Brooks infatti non rappresentava un pericolo, nonostante stesse minacciando gli agenti con il taser, che però non è considerato un'arma letale.
La vicenda alimenta ancora la rabbia dei cittadini statunitensi contro l'uso eccessivo della forza da parte della polizia. Già venerdì ad Atlanta, davanti al ristorante Wendy’s, dove Brooks è stato ucciso, si sono svolte manifestazioni di protesta, ulteriormente potenziate sabato nel centro della città. Il ristorante è poi stato dato alle fiamme. 36 persone sono state arrestate. Ieri i manifestanti hanno invaso anche le strade di New York e Los Angeles, a San Francisco è stato bloccato il Bay Bridge, migliaia di persone si sono riunite per protestare anche davanti alla Casa Bianca.
Intanto un nuovo video, pubblicato sul web dal legale della famiglia di George Floyd, mette in ulteriore difficoltà la polizia di Minneapolis. Il filmato mostra l'agente Tou Thao ignorare le richieste di alcuni passanti di intervenire per aiutare l'afroamericano, mentre sullo sfondo l'agente Derek Chauvin lo stava soffocando.
La protesta contro il razzismo ha fatto eco anche nel resto del mondo: dopo le manifestazioni in Gran Bretagna, durante le quali sono state danneggiare alcune statue, il premier, Boris Johnson, ha annunciato l'istituzione di una commissione che esamini le ineguaglianze razziali. "Oggi non dobbiamo cercare di riscrivere il passato", ma esaminare "tutti gli aspetti delle ineguaglianze", ha dichiarato Johnson.
E. P.