Sono stati dei colloqui semiufficiali, i cosiddetti Track Two, portati avanti da accademici ed ex funzionari non direttamente coinvolti nei processi decisionali, ma in grado di esprimere autorevolmente la posizione dei rispettivi governi. È quanto riporta la Reuters, riferendo quanto appreso da due partecipanti statunitensi all’incontro. I rappresentanti cinesi hanno rassicurato gli interlocutori americani, dopo che questi ultimi hanno espresso preoccupazioni sul fatto che la Cina potrebbe usare, o minacciare di usare, armi nucleari nel caso dovesse affrontare un fallimento nel conflitto su Taiwan. “Hanno detto agli Stati Uniti di essere assolutamente convinti di poter prevalere in una battaglia convenzionale senza l’uso di armi nucleari”, lo ha precisato l’organizzatore statunitense dei colloqui. Ai Track Two, Washington era rappresentata da una mezza dozzina di delegati, tra cui ex funzionari e studiosi, mentre Pechino ha inviato una delegazione di analisti, tra cui diversi ex ufficiali dell’Esercito popolare di liberazione. Questi colloqui semiufficiali fanno parte di un dialogo ventennale sulle armi nucleari che si è bloccato quando l’amministrazione Trump ha ritirato i finanziamenti nel 2019. Superata la pandemia del Covid-19, le discussioni sono riprese circa questioni più ampie, come sicurezza ed energia, ma solo quest’ultimo incontro a Shanghai ha trattato nel dettaglio le armi nucleari.
B.Ž.