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Gli effetti del conflitto in Ucraina si fanno sentire chiaramente sull'economia italiana: l'Istituto Nazionale di Statistica parla di una ripresa bloccata e di un'inflazione a livelli preoccupanti, destinata a perdurare nel tempo. Il Governo interviene sull'impennata del prezzo dei carburanti, ma per Confindustria le misure scelte sono deludenti e non risolvono i problemi alla base dei rincari.
Il premier italiano Mario Draghi ha visitato la sede regionale della Protezione civile di Palmanova, per partecipare a una riunione operativa dedicata all'emergenza dei profughi ucraini. Draghi ha parlato degli ottimi rapporti instaurati tra le Regioni, i Comuni e il Governo: un aspetto per rispondere con efficienza alle necessità.
Secondo l'ultimo bilancio fornito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono quasi 3 milioni e 500 mila gli ucraini fuggiti dal paese dal 24 febbraio quando è iniziata l'invasione russa e presto il numero salirà a 5 milioni.
Non si placano i bombardamenti su Kiev e le altre principali città dell'Ucraina nel 26.simo giorno dell'invasione russa. Una potente esplosione ha devastato a Kiev un centro commerciale. Per Mosca il sito era un depositio di armi. Il sindaco della capitale ha proclamato nuovamente il coprifuoco. Navi russe stanno bombardando il porto di Odessa, e sale il bilancio delle vittime e degli sfollati a Mariupol, dove gli ucraini hanno respinto l'ultimatum russo, mentre si aggravano le relazioni fra Washington e Mosca, giunte sull'orlo della rottura.
Non si ferma l'offensiva russa in Ucraina. Mosca ha reso noto di aver usato nuovamente sistemi missilistici ipersonici. Fonti ucraine denunciano bombardamenti di Mariupol anche dal mare. Fra gli obiettivi colpiti anche una scuola usata come rifiugio. E nel pomeriggio il presidente ucraino Zelensky è intervenuto anche al parlamento istraeliano dove ha paragonato l'invasione del suo paese con la soluzione finale dei nazisti.
Fino al prossimo 30 marzo alla Sala comunale d'arte di Trieste espone il pittore Fabio Colussi. Una ventina di olii su tela, nel genere della veduta,raccolti sotto il titolo di »La poesia del mare«.
Porta la firma di Boris Cavazza alla regia e di Goran Vojnović ai testi, lo spettacolo "Un mare di rocce", adattamento di "The Sea of Walls" andato in scena ieri sera al teatro di Capodistria. Due monologhi a rappresentare due immagini speculari di uno stesso evento, due visioni e due verità.
Nella prima metà di aprile verrà inaugurata la prima fase di un nuovo grande marina nel porto di Pola. Il progetto, avviato nel 2017 dall'imprenditore croato Danko Končar, porta il nome italianeggiante di Marina Polesana, e trasformerà l'ex zona militare di Santa Caterina - Molumenti in un complesso turistico-nautico aperto a tutta la cittadinanza.
In Italia sono sempre più tangibili gli effetti della guerra in Ucraina: il comparto manifatturiero subisce il blocco delle importazioni di materie prime dalle zone coinvolte nel conflitto e anche il settore siderurgico è costretto a ripianificare la propria attività produttiva. Intanto il Governo è impegnato a predisporre una serie di misure che tengano sotto controllo il costo dei carburanti.
Prosegue l'offensiva russa in Ucraina, le zone più colpite si trovano nell'est e nel sud del paese. Kiev ha ammesso di aver perso l'accesso al Mar d'Azov. Intanto Mosca sostiene di aver lanciato il primo missile ipersonico. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto colloqui di pace con la Russia, ma il Cremlino rifiuta precisando che le trattative potranno iniziare soltanto quando ci sarà un documento dettagliato su cui discutere.
"Basta sanzioni o ci saranno conseguenze irreversibili". È l'avvertimento lanciato all'Italia dal ministro degli Esteri russo Lavrov che chiede al governo di Roma di abbandonare la politica delle sanzioni e degli aiuti militari all'Ucraina. Dalla Russia "minacce inaccettabili", risponde la Farnesina chiedendo l'immediata cessazione dell'aggressione nei confronti dell'Ucraina.
È stata inaugurata nei giorni scorsi, davanti al castello di Pisino, la mostra itinerante "Identity on the line - Identità in pericolo", frutto della collaborazione di istituzioni culturali di sette paesi europei, che hanno portato l'esperienza di altrettanti processi migratori nell'ultimo secolo. La parte croata della rassegna, curata dal museo etnografico dell'istria, riguarda l'esodo degli italiani dall'Istria, e fa anche da introduzione alla prossima mostra del museo di Pisino, che approfondirà il tema degli esuli e dei rimasti.
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