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Missione a Kiev dei premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Mateusz Morawiecki, Peter Fiala e Janez Janša sono partiti in treno per incontrare il presidente Volodomir Zelensky ed esprimegli personalmente l'appoggio dell'Unione Europea.
Via libera dell'Unione Europea a una nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, tra cui la della clausola di nazione favorita dal punto di vista commerciale, Limiti all'importazione di metalli, rimane fuori dalle sanzioni però tutto ciò che ha a che fare con l'energia.
Proseguono i bombardamenti russi sulle città ucraine. Almeno 9 persone sono state uccise in un attacco aereo a una torre televisiva a Rivne, nell'ovest del paese. A Kiev i frammenti di un missile hanno colpito un palazzo residenziale causando un incendio e almeno una vittima. Si è sbloccato il corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili da Mariupol nel sud dell'Ucraina, accerchiata da settimane dalle forze russe. Mosca accusa Kiev di un attacco missilistico a Donetsk, controllata dai filorussi, nell'Ucraina orientale.
E intanto il quarto incontro - questa volta online - tra negoziatori russi e ucraini è stato interrotto per motivi tecnici e riprenderà domani. Secondo Kiev, Mosca sembra più aperta al dialogo rispetto ai precedenti colloqui. A Roma, invece, a discutere dell'invasione russa le delegazioni cinese e statunitense.
I programmi italiani di Radio e TV Capodistria sono riusciti a realizzare quasi tutti gli obiettivi del piano di produzione del 2021. È quanto sottolineato durante l'ultima riunione, di questo mandato, del Comitato dei programmi destinati alla Comunità Nazionale Italiana.
Nell'esodo dei profughi ucraini si deve annotare anche un grave incidente stradale che ha visto un pullman, con 21 persone a bordo, uscire di strada sulla A14 nei pressi di Cesena, e, ribaltandosi, causare la morte di una donna di 32 anni. Mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà nei confronti del popolo ucraino, dal Papa giunge un nuovo, accorato appello affinché tacciano le armi.
Da qualche tempo il teatro nazionale "Ivan Zajc" di Fiume offre al pubblico la possibilità di vedere un interessante "dietro le quinte". Si tratta della "Galleria teatrale Zajc", una mostra permanente concepita come una passeggiata attraverso la storia del teatro fiumano - con una moltitudine di oggetti, documenti e costumi - che in futuro potrebbe diventare in un vero e proprio museo teatrale.
Inaugurata al Centro culturale Libertas di Capodistria la mostra intitolata "Rock Istria 1965-2000", che riammarà aperta sino al 2 maggio. Numerosi i contributi pervenuti da musicisti o semplici appassionati di quell'epoca, tra cui i connazionali Andrea F. e Mario Steffè.
Le autorità ucraine e russe si dicono ottimiste sulla possibilità di programmare a breve un nuovo round di negoziati per provare a giungere ad una tregua. In Ucraina però le violenze non si fermano: i russi hanno bombardato una base militare a pochi chilometri dal confine con la Polonia, mettendo in allarme la NATO. Decine le vittime. Mosca rivendica l'azione come "attacco contro mercenari stranieri". Nei dintorni di Kiev un reporter americano è stato ucciso ad un check point russo.
Non si fermano i bombardamenti russi sulle città ucraine impossibiltate a far evacuare i civili assediati. Kiev è sempre più minacciata dai mezzi russi dispiegati nei suoi dintorni, ma le autorità dei due Paesi assicurano che sono in corso contatti per organizzare dei negoziati. La richiesta di un cessate il fuoco è stata ribadita al Cremlino dai leader di Francia e Germania, Macron e Scholz.
Si avvia verso la conclusione a Pola l'operazione stradario, voluta dal vicesindaco italiano Bruno Cergnul. Si tratta di rendere più visibile la dicitura italiana sulle targhe delle vie e delle piazze al di fuori del centro storico, dove le tabelle della toponomastica cittadina sono genelle e rette da pali, ma solo con il lato croato leggibile dalla strada. Così la nuova amministrazione municipale, in carica dallo scorso anno, cerca di ovviare almeno parzialmente all'infelice soluzione della doppia targa - che risale ad oltre un quarto di secolo fa - e di far rispettare la lingua italiana e il bilinguismo ufficiale vigente in città, almeno a livello visivo.
Nella sede di Borgo Castello nei Musei Provinciali di Gorizia, è allestita una mostra che consente di scoprire parte del patrimonio culturale delle Madri Orsoline acquisito dall'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Dopo avere inciso in modo significativo sulla vita spirituale, culturale e civile del Goriziano per quasi tre secoli e mezzo, nel 2017 le Madri Orsoline lasciavano Gorizia.
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