La rappresentante dell'Iran alle Nazioni Unite ha assicurato che Teheran si riserva il diritto di rispondere a questa violazione del diritto internazionale. L'ambasciatore sloveno all'Onu, Samuel Žbogar, ha dichiarato che Lubiana condanna tutti gli attacchi contro le missioni diplomatiche ed ha chiesto il rispetto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza, che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza.
Ha poi invitato tutte le parti in causa a dar prova di moderazione e a rispettare la Carta dell'ONU, in particolare l'articolo 2, che parla della risoluzione pacifica delle controversie. "Non c'è spazio per interpretazioni arbitrarie", ha affermato.
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha intanto affermato che Washington non ha "niente a che fare" con il raid sul consolato iraniano a Damasco. Una portavoce del Pentagono ha riferito poi che il governo degli Stati Uniti non ha ricevuto alcun preavviso da Israele sul raid compiuto contro alti dirigenti militari iraniani in Siria, ribadendo che gli Usa non sono coinvolti e non appoggiano gli attacchi alle strutture diplomatiche.
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha al contempo promesso una reazione di Teheran per il raid contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco. Ha infatti dichiarato che "il malevolo regime di Israele sarà punito per mano di coraggiosi uomini iraniani. Li faremo pentire per questo crimine", ha aggiunto Khamenei.
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