Il cambiamento climatico avrà un effetto anche sulle scelte per l’organizzazione delle future Olimpiadi: il caldo ha messo a dura prova atleti e pubblico nell‘edizione 2024 appena conclusa a Parigi, e secondo un'analisi fatta dalla Cnn sui dati di CarbonPlan, un gruppo no-profit incentrato sulla scienza del clima e sull'analisi, queste condizioni rederanno impossibile organizzare i giochi in alcune aree della terra a causa del caldo estremo.
Lo stress da calore può essere misurato partendo dalla combinazione di calore, umidità, velocità del vento, angolazione del sole e copertura nuvolosa: secondo l’analisi dei dati lo stress da calore supererà di gran lunga il limite di 27 gradi, oltre il quale gli esperti raccomandano di annullare gli eventi sportivi, in quasi tutte le città della parte orientale degli Stati Uniti. La maggior parte delle città del mondo nei prossimi decenni non sarà inoltre in grado di ospitare i Giochi durante l'estate. Le temperature a Los Angeles, prossima sede dei giochi, sembrano per ora accettabili grazie all’influenza dell’oceano Pacifico.
Per fare un esempio non sarebbe più possibile organizzare i Giochi ad Atlanta come nel 1996. Gran parte della Cina orientale, Hong Kong e vaste fasce del Sud-est asiatico sarebbero zone off limits.
A rischio anche le città del Mediterraneo, tra cui Palermo e Siviglia, mentre le città sudamericane ad alta quota, ma anche quelle del nord Europa potrebbero diventare più adatte. Una soluzione sarebbe quella di modificare le date delle Olimpiadi estive organizzandole in primavera o autunno: i Giochi del 2032, programmati a Brisbane, in Australia, sono infatti stati programmati durante l'inverno australe, a fine luglio e altre sedi proposte come Ahmedabad in India, Doha o Istanbul, potrebbero candidarsi solo nel periodo invernale.
Alessandro Martegani