Foto: Reuters
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Con l'introduzione dell'Eletronic Traver Autorisation, Londra sancisce definitivamente la fine della libertà di movimento che per decenni ha permesso agli europei di entrare in territorio britannico senza ostacoli. A partire dal 5 marzo, i cittadini europei potranno richiedere questo visto digitale tramite un'applicazione per smartphone. Il permesso sarà valido per due anni e consentirà ingressi multipli di durata inferiore ai sei mesi. Questo sistema non è nuovo nel panorama globale: già sperimentato con successo in Paesi come l'Arabia Saudita e il Qatar, l'ETA rappresenta una mossa strategica delle autorità britanniche, che puntano a stringere le maglie dei controlli di frontiera. Il nuovo sistema ETA ricalca in parte il modello statunitense dell'ESTA e rappresenta una svolta importante per i cittadini europei, i quali, per accedere al Regno Unito, dovranno affrontare una procedura simile a quella già adottata per viaggiare verso altre destinazioni internazionali. Il Ministero dell'Interno britannico ha giustificato la scelta come parte di una politica mirata a rafforzare la sicurezza nazionale e a prevenire abusi nel sistema di immigrazione. Seema Malhotra, ministro per la Migrazione e la Cittadinanza, ha dichiarato che la digitalizzazione dei controlli renderà l'esperienza di viaggio più "fluida" per milioni di persone, mantenendo al contempo saldi i confini del Paese. Il governo di Keir Starmer, che ha ereditato questo provvedimento dal precedente esecutivo conservatore, ha mantenuto una linea rigida sui controlli alle frontiere, confermando che non ci sarà un ritorno alla libertà di movimento pre-Brexit. Sono state così respinte nuovamente anche le proposte di maggior mobilità per i giovani, avanzate spesso negli ultimi anni dall'Unione europea. Inoltre, si prevede che, in questa maniera, i visitatori contribuiranno all'economia turistica britannica con oltre 32 miliardi di sterline.

M.N.