Foto: BoBo
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La Slovenia sta affrontando una grave carenza di personale sanitario, ha sottolineato la Ministra della Salute Valentina Prevolnik Rupel, evidenziando le difficoltà legate all'attuale sistema di riconoscimento delle qualifiche professionali, giudicato troppo complesso e scoraggiante per i candidati stranieri. Nel 2024, infatti, solo 123 medici e odontoiatri, insieme a 136 operatori sanitari, hanno fatto richiesta di riconoscimento delle qualifiche. Per ovviare al problema, il governo ha introdotto una nuova normativa volta a semplificare le procedure, accorciando i tempi e riducendo la burocrazia. Tra le principali novità, il Ministero della salute fungerà da punto unico di riferimento, eliminando le doppie tasse e standardizzando i passaggi necessari. Inoltre, la verifica della conoscenza della lingua slovena sarà effettuata in fase di esame professionale, e non più all'inizio del processo. Previsti anche corsi di lingua finanziati fino a 300 euro e un periodo di formazione di sei mesi presso le strutture sanitarie slovene. Nonostante la semplificazione delle procedure, Prevolnik Rupel ha assicurato che il livello di qualità e competenza richiesto resterà elevato. La situazione non è migliore nel settore dell'assistenza a lungo termine. Il segretario dell'Associazione di categoria, Denis Sahernik, ha criticato i provvedimenti governativi adottati finora per la loro scarsa efficacia. Nonostante il lancio di un programma di borse di studio per giovani interessati a lavorare nel settore, finora ne sono state assegnate soltanto 88 del valore di 200 euro mensili. Il ministro per il futuro solidale Simon Maljevec ha ammesso che il basso interesse è legato alle difficili condizioni di lavoro, sottolineando la necessità di interventi strutturali. Nonostante le criticità, le riforme rappresentano un tentativo di attrarre personale qualificato e rafforzare un sistema in difficoltà, rispondendo a una delle sfide più urgenti per il paese

M.N.