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Cauto ottimismo tra gli operatori turistici quarnerini in merito alle festività pasquali, da sempre ritenute l'inizio ufficiale della stagione di villeggiatura. Nonostante la difficile situazione, le aziende alberghiere non si arrendono, convinte che si possa riprendere nel migliore dei modi.
È passato un anno esatto dal primo decesso legato al coronavirus in Slovenia. Tutte le vittime della Covid-19 sono state ricordate in mattinata dai massimi vertici del paese. I contagi comunque non accennano a fermarsi, ieri positivo il 17% dei tamponi. Per prevenire la diffusione del virus da domani anche i transfrontalieri dovranno presentare il test negativo per poter entrare nel paese.
Sono stati pubblicati i risultati della prova di istituto, della prima edizione delle Competizioni di Lingua italiana - Lingua materna, rivolte a tutte le scuole della Comunità Nazionale Italiana in Croazia. Le Gare sono state organizzate dall'UI e dall'Agenzia per l'educazione e la formazione, in collaborazione con il Ministero della Scienza e dell'Istruzione della Croazia.
Recentemente la Comunità degli italiani "Giuseppe Tartini" di Pirano, in collaborazione con la locale scuola elementare italiana "Vincenzo e Diego de Castro", ha proposto una videoconferenza dedicata all'archeologia industriale della cittadina. Un'occasione, dunque, anche per visitare ciò che resta delle fabbriche e scoprire alcuni aspetti del passato industriale di Pirano.
Il governo ha rivisto la strategia di vaccinazione, prevista non soltanto per i cittadini sloveni, ma anche per coloro che hanno residenza o domicilio nel paese. Salgono nuovamente i casi di coronavirus, ieri il tasso di positività era del 22%; pochi comunque i tamponi processati.
È alto il numero degli impiegati nel settore scolastico in tutto il Paese che sta rinunciando alla vaccinazione. La notizia di numerosi casi con effetti collaterali gravi tra i vaccinati in Slovenia ha fatto salire la preoccupazione e la diffidenza nei confronti della profilassi.
Presso la Biblioteca centrale "Srečko Vilhar" di Capodistria è allestita la mostra "Collezione di vecchi giocattoli", realizzata da Maria e Janez Janežič. La rassegna - che pone l'accento sulle riproduzioni fotografiche di bambini con i loro giocattoli - è visitabile sino al 20 marzo, ma è disponibile anche in forma virtuale sulle pagine WEB della biblioteca.
La lotta al coronavirus è stata prioritaria per il governo nel primo anno dall'insediamento ed è anche il compito più importante che questo esecutivo dovrà affrontare nel prossimo futuro. Ma gli obiettivi sono anche altri, tra cui sburocratizzare e decentrare il Paese. Il premier Janez Janša e i suoi vice, Zdravko Počivalšek e Matej Tonin, hanno presentato oggi in conferenza stampa il bilancio di un anno al governo - si sono insediati ufficialmente il 13 marzo del 2020 - e gli obiettivi che vogliono raggiungere.
In Slovenia il numero dei contagi resta sostanzialmente stazionario: 770 i nuovi positivi, 8 i decessi. Sul fronte dei vaccini, invece, destano preoccupazione nell'opione pubblica i casi di reazione avversa al vaccino AstraZeneca. Gli esperti però rassicurano, anche se a Isola è stata sospesa la somministrazione al personale scolastico.
Ottimi i risultati delle iscrizioni alla prima classe nei tre istituti scolastici dell'obbligo della comunità nazionale italiana in Slovenia. Quest'anno è la volta dei bambini nati nel 2015, che compiono quindi sei anni nell'anno solare in cui inizieranno a frequentare la scuola.
Per la Slovenia il 2021 è un anno speciale dal punto di vista gastronomico: il Paese si fregia infatti del titolo di regione gastronomica europea. Situazione epidemiologica permettendo, sono previsti diversi eventi che coinvolgeranno anche Capodistria.
Alla vigilia della prima proclamazione dello stato di epidemia in Slovenia, avvenuta un anno fa, il governo ha deciso di prorogare la misura fino ad almeno il 18 aprile. Per tentare di limitare la diffusione delle varianti più aggressive del coronavirus è prevista la reintroduzione dei controlli a domicilio delle delibere di quarantena. Il coprifuoco resta fissato tra le 21 e le 6 del mattino, nonostante la proposta del ministro Hojs di posticiparne l'inizio di un'ora.
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