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Il governo croato ha dato il via libera alla zona economica esclusiva, che verrà proclamata a gennaio dopo il vertice trilaterale di Venezia tra i ministri degli esteri di Roma, Zagabria e Lubiana.
La sessione straordinaria di dicembre della Camera di Stato è iniziata con le interrogazioni parlamentari al premier Janez Janša. Al centro del dibattito il dialogo sociale, i rapporti tra il governo e i media, nonchè la proclamazione della zona economica esclusiva nell'Adriatico, da parte della Croazia.
Si avvicina il momento della proclamazione della città slovena che si fregerà del titolo di capitale euroepa della cultura 2025. Le città finaliste sono Pirano, Nova Gorica, Ptuj e Lubiana. Si è svolta - in forma virtuale - la presentazione di Pirano dinanzi la Commissione europea e il ministero della cultura sloveno.
Dal 15 al 23 dicembre sono previsti i primi allentamenti delle misure restrittive in Slovenia, alcuni saranno applicati soltanto alle quattro regioni statistiche con il miglior quadro epidemiologico. Tra le attività che riapriranno, parrucchieri, estetisti e negozi di abbigliamento e calzature, ma anche il trasporto pubblico. Il governo spera così di mitigare, almeno in parte, le conseguenze negative del virus sull'economia.
Venticinque artisti in mostra a Pola alla collettiva allestita dall'Associazione croata degli artsti figurativi dell'Istria. Intitolata "Essere consapevoli: flusso e cambiamento", la rassegna sarà visitabile fino al 20 dicembre.
I ministri degli esteri di Italia, Croazia e Slovenia si incontreranno sabato prossimo a Venezia per discutere delle zone economiche esclusive nell'Adriatico, la cui proclamazione è stata annunciata da Roma e Zagabria. L'annuncio dell'incontro trilaterale è stato dato dal premier sloveno Janša, che dello sfruttamento e della tutela dell'Adriatico ha parlato ieri per telefono con gli omologhi Conte e Plenković.
Il mare Adriatico è il nostro mare, ciò che ci unisce e ciò che ci divide. Il nuovo e divertente spettacolo per famiglie, allestito dal Dramma Italiano, manda un messaggio molto profondo e istruttivo, quello di salvaguardare il nostro mare. Siniša Novković è autore di Adriatico, ma anche regista, drammaturgo, scenografo, autore dei costumi, della musica e delle animazioni che coinvolgono e divertono il pubblico.
Il governo sloveno, riunito con rappresentanti del settore sanitario e di quello economico, è alla ricerca di un equilibrio che permetta la stabilità di entrambe le categorie, colpite - seppure in modo diverso - dall'epidemia di coronavirus. Il settore sanitario non è favorevole ad allentamenti delle misure restrittive, prorogate oggi di un'altra settimana. Nonostante ciò si ipotizzano le prime riaperture, probabilmente partendo dalle regioni statistiche con un quadro epidemiologico migliore, misura considerata però ingiusta dalla Camera dell'artigianato.
È stato presentato, in forma virtuale, il volume di Paola Delton intitolato "Costumi popolari dell'Adriatico orientale. La collezione del Centro di ricerche storiche di Rovigno". Il libro, numero 48 della Collana degli Atti del Centro rovignese, è un accurato catalogo di tutte le 231 stampe di costumi popolari custodite presso la nostra prestigiosa istituzione, fonte iconografica di notevole importanza per gli studi etnografici.
Inaugurato a Fiume il Museo della farmacia. Un progetto che vuole raccontare la lunga tradizione di questa attività nell'area quarnerina, dalle erboristerie alle prime rivendite di medicinali, fino ad arrivare a un'eccellenza riconosciuta a livello internazionale come la Casa farmaceutica fiumana Jadran galenski laboratorij.
L'autorizzazione al vaccino Pfizer-Biontech in Europa è attesa entro la fine dell'anno. Nella notte l'Agenzia del farmaco americana ha dato il via libera definito al suo uso negli Stati Uniti, che seguono così l'esempio del Regno Unito.
La situazione sanitaria in Slovenia resta seria. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1744 nuovi contagi, mentre i decessi legati al coronavirus sono stati 43. Non migliora sensibilmente nemmeno la situazione negli ospedali dove il numero dei posti letto occupati è sempre alto. Preoccupa anche la situazione nelle case di riposo.
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