Il gruppo di esperti Covid-19 ha avanzato alcune proposte per inasprire le misure in vigore che devono essere approvate dall'esecutivo. Tra queste l'introduzione della scuola a distanza e, dove possibile, del lavoro da casa, escludendo qualsiasi tipo di chiusura o limitazione delle attività economiche. La Logar, ha detto che queste misure potrebbero essere adottate in attesa che la corte costituzionale si esprima sull’opportunità o meno di introdurre per i lavoratori e i fruitori dell'amministrazione pubblica come criteri validi solo la guarigione dal Covid da meno di sei mesi e la vaccinazione.
Il primo ministro Janez Janša ha annunciato che si valuterà come procedere e sulla radicalità delle scelte da fare, tenendo conto anche di come stanno funzionando le misure sinora adottate che secondo lui in alcune aree del paese stanno portando i primi risultati.
Intanto la situazione negli ospedali peggiora di giorno in giorno, tanto che ormai sono stati congelati tutti i servizi non essenziali. Per venire incontro alla crisi sanitaria in corso il ministro della difesa Matej Tonin ha annunciato di aver concordato con il suo omologo italiano Lorenzo Guerini l’invio da parte dell’esercito italiano di 30 tra medici, infermieri e personale tecnico per aiutare i colleghi sloveni nei reparti Covid e soprattutto nelle terapie intensive.
Dall’ambasciata italiana a Lubiana hanno confermato che il ministro Guerini ha offerto il supporto delle forze armate italiane, impegnandosi a rispondere prontamente ad una richiesta di assistenza slovena. Il ministro Guerini, ricordando la prima ondata in Italia e la necessità in quei momenti difficili di poter contare sull’aiuto internazionale per rafforzare le capacità di resilienza, ha sottolineato l’importanza di venire incontro all’esigenza di paesi alleati con spirito di amicizia, ribadendo che le forze armate italiane avrebbero fatto il possibile per soddisfare le esigenze dettate dalla situazione in Slovenia.
Barbara Costamagna