Per prevenire la diffusione dei contagi il governo ha deciso di estendere la pratica dell’autotest a tutta la verticale scolastica; e quindi alunni e studenti, che non rientrino tra i vaccinati o i guariti, dovranno testarsi tre volte alla settimana a scuola.
Negli istituti medi superiori non ci dovrebbe essere difficile applicare questa nuova misura, poichè gli studenti sono adulti e quindi perfettamente in grado di testarsi da soli, ci dice la preside del Ginnasio “Antonio Sema” di Pirano Aleksandra Rogič, che aggiunge di non prevedere particolari difficoltà. Poche le indicazioni ricevute, ci conferma la dirigente, che si attende ancora chiarimenti nelle prossime ore.
Nella sua scuola sono già pronti gli spazi che saranno utilizzati per testarsi dagli studenti ,che dovranno presentarsi un pò prima dell’inizio delle lezioni per poi entrare in classe a negatività confermata. Numeri piccoli quelli del ginnasio Sema, anche perché più della metà dei ragazzi dovrebbe essere in possesso del green pass, e ciò permette una maggiore facilità nella gestione logistica di quest’operazione.
Inoltre la Rogič ci dice che per fortuna nel suo istituto sino ad ora non ci sono mai stati particolari problemi nel far rispettare le regole; e quindi si spera che anche in quest’occasione non ci siano resistenze da parte di nessuno. In caso contrario, però, le indicazioni sono chiare: lo studente che si rifiuta di eseguire il test deve essere mandato a casa, per poi svolgere le lezioni a distanza.
Si aspettano precisazioni, invece, su come comportarsi nel caso qualcuno risulti positivo; soprattutto su come gestire coloro che sono entrati in contatto. Sino ad adesso la quarantena scattava solo quando la positività era rilevata anche da un test PCR e quindi probabilmente l’attività del gruppo classe proseguirà normalmente sino a conferma o meno del contagio.
L’augurio è sempre quello che le famiglie e i ragazzi collaborino con le istituzioni scolastiche per far sì che non si torni a fare lezione a distanza ma si resti a scuola dove il processo formativo è sicuramente migliore.
Barbara Costamagna