Foto: MMC RTV SLO/Foto: MONG
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E' stata completata in poco più di mezz'ora l'operazione di disinnesco della bomba aerea da 226 chilogrammi nella zona del cantiere per la nuova stazione ferroviaria di Nova Gorica. Era iniziata alle 10 dopo che le autorità avevano provveduto a evacuare i residenti in un raggio di 400 metri sul versante sloveno e 600 metri su quello italiano delle due Gorizie. Interessate circa 5 mila persone, 2 mila a Gorizia, 3 mila a Nova Gorica.
Alle 10,08 il suono della sirena ha dato ufficialmente inizio all’operazione di disinnesco della bomba da parte degli artificieri sloveni, dell’unità per la bonifica da ordigni bellici inesplosi, che hanno provveduto a inserire la bomba, contenente un centinaio di chilogrammi di esplosivo, in una apposita buca. Poi si è proceduto a rimuovere la spoletta. Tutto si è svolto regolarmente e alle 10,46 la sirena ha suonato il cessato allarme.
Rigide le misure di controllo nell'area interdetta. Utilizzati anche droni per verificare che non ci fosse nessuna presenza non autorizzata. E proprio grazie al drone sono stati individuati due ciclisti che stavano transitando tranquillamente sul lato sloveno: sono stati subito allontanati.
Si è trattato della terza evacuazione dei goriziani nel giro di un anno. Questa volta il ritrovamento, che ha comportato un nuovo blocco dei cantieri della Capitale della cultura, è avvenuto giovedì sotto il deposito della stazione ferroviaria della Transalpina, nel territorio comunale di Nova Gorica, area dove dovrebbe sorgere l'Epic Center, il museo del confine.

Delio Dessardo