Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo/Radio Slovenia
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Il Ministero degli Interni sottolinea la necessità di una stretta collaborazione tra tutte le parti interessate lungo la rotta migratoria dei Balcani occidentali, in modo da gestire e contrastare al meglio le migrazioni illegali. In Slovenia, la maggioranza degli stranieri fermati ha dichiarato di voler presentare domanda di protezione internazionale; le richieste effettive sono state 5.173. La maggior parte dei richiedenti, il 63 percento, proviene dal Marocco, seguono cittadini di Afganistan, Siria ed Egitto. Negli ultimi anni, il Ministero ha registrato un aumento del traffico di migranti e di altri reati riconducibili a questa attività criminale. Nel 2024 la polizia ha affrontato 475 casi del genere, arrestando 524 trafficanti.
Secondo i dati della Guardia costiera e di frontiera europea Frontex, nei primi undici mesi del 2024 il numero di attraversamenti non autorizzati nell'area dei Balcani occidentali è diminuito dell'80 percento, rileva ancora il Ministero degli Interni. I paesi dei Balcani occidentali hanno bisogno di essere aiutati nella gestione dei flussi migratori, per tale motivo nell'ultimo anno è stata rafforzata la collaborazione a livello trilaterale fra Slovenia, Italia e Croazia. In diverse occasioni il Ministero degli Interni sloveno ha sollecitato la firma di un accordo tra Frontex e la Bosnia-Erzegovina, per contribuire in modo significativo alla protezione delle frontiere esterne dell'Unione Europea. Slovenia, Italia e Croazia stanno cercando congiuntamente soluzioni in materia di controllo dei passaggi delle frontiere; si pensa tra l'altro alla possibilità di impiegare pattuglie miste per operazioni di vigilanza alle frontiere della Croazia con Bosnia-Erzegovina e Serbia.

Delio Dessardo