L'opinione pubblica è sempre più preoccupata per l'inasprirsi dello sciopero dei medici più lungo nella storia del Paese, anche in vista delle cancellazioni dei consensi agli straordinari che entreranno in vigore dal primo marzo. Da molti anni il sistema sanitario sloveno si trova ad affrontare numerosi problemi sistemici, come ad esempio le lunghe liste d'attesa, sottolinea per Radio Slovenia Božidar Voljč, presidente della Commissione di etica medica. Avverte che lo sciopero non fa altro che peggiorare la situazione e mette a nudo la debolezza del sistema. Il sindacato Fides e il governo sono in una situazione di stallo. Le richieste che sono all'origine dello sciopero non vengono risolte e questo, secondo Voljč, non è solo colpa dei medici, ma soprattutto del governo ed è difficile dire quanto questo sistema sanitario potrà resistere con il personale medico in sciopero. Una protesta che riduce ulteriormente la sicurezza sanitaria, con la chiusura di ambulatori, il rinvio di interventi e prestazioni sanitarie specialistiche non urgenti. Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, il premier Robert Golob ha chiesto a medici e dentisti di fermare immediatamente le attività di sciopero e di porre fine a quelle che ha definito incertezze e agonia dei pazienti sloveni nel sistema sanitario pubblico. La presidente della repubblica, Nataša Pirc Musar ha lanciato dal canto suo un appello ad abbassare i toni, invitando i medici a sospendere temporaneamente la protesta e il Governo ad accelerare il processo di riforma del sistema salariale, in quanto la situazione sta pesando sulle spalle dei pazienti. Intanto, secondo il Ministero della Salute non esistono giustificazioni, nonostante lo sciopero, per la sospensione delle visite mediche obbligatorie necessarie per il rilascio e la proroga delle patenti di guida per gli invalidi.
L'unico fornitore di tali servizi è l'ambulatorio per conducenti disabili presso l'istituto universitario di riabilitazione Soča di Lubiana. Il ministero si aspetta che il servizio riprenda regolarmente a partire da questo lunedì. Ed è già arrivata la replica del sindacato Fides che afferma: durante lo sciopero i medici non sono tenuti a svolgere mansioni legate al prolungamento della validità delle patenti di guida per gli invalidi, lo stesso vale per il rilascio dei certificati di malattia.
Delio Dessardo