Nulla di nuovo dal ministero dell’istruzione, se non le informazioni che sono state diffuse sui media nazionali. Per ora si sa solo che alunni e studenti dalla prossima settimana saranno tenuti a fare obbligatoriamente settimanalmente tre autotest per il Covid a scuola, previa autorizzazione scritta dei loro genitori o tutori. Nel caso non ci sia il consenso, secondo quello che è stato annunciato ieri dal ministero, gli studenti non potranno frequentare le lezioni in presenza ma solo seguirle da casa attraverso supporti informatici.
Questo dovrebbe valere anche i ragazzi e i bambini che si rifiuteranno di utilizzare la mascherina. Per questo, ci racconta Helena Maglica, la direttrice della scuola elementare “Pier Paolo Vergerio il vecchio” di Capodistria, in queste ore si sta lavorando per approntare le telecamere e gli strumenti digitali utili a garantire le lezioni a distanza nel caso qualche famiglia scelga questa opzione. Una forma di insegnamento “ibrido” che preoccupa dirigenti e insegnanti che dovranno trovare modalità opportune.
Una situazione delicata che si sta cercando di gestire senza allarmismi, cercando la collaborazione delle famiglie. Per questo alla “Pier Paolo Vergerio il vecchio” verrà probabilmente indetta in giornata una riunione straordinaria del consiglio di istituto per decidere insieme i passi da fare. Alla scuola elementare “Vincenzo e Diego De Castro” di Pirano, ci ha raccontato la preside Nadia Zigante, si resta in attesa delle novità che dovrebbero esserci in queste ore, visto che in tarda mattinata è previsto un nuovo incontro dei rappresentanti dell’associazione dei dirigenti scolastici con il ministero.
Più semplice la gestione da parte dei dirigenti delle scuole medie-superiori, dove, vista l'età degli studenti non dovrebbero esserci particolari problemi a far testare i ragazzi e a garantire l'utilizzo della mascherina, come ci ha raccontato ieri la preside del ginnasio "Antonio Sema" di Pirano, Aleksandra Rogič.
Purtroppo negli istituti elementari, invece, ci si attende resistenze e minacce da parte di alcuni genitori contrari all’utilizzo della mascherina e agli autotest, alcuni dei quali hanno già inviato lettere di diffida; minacciando di denunciare i presidi nel caso non facciano entrare a scuola i loro figli. Per i dirigenti non si tratta di una novità, visto che ormai da mesi ricevono epistole di questo tipo, soprattutto da parte di genitori contrari all'uso della mascherina in classe. Diventa fondamentale quindi ricevere indicazioni chiare e precise su come applicare le regole da parte del ministero, anche secondo la preside della scuola “Dante Alighieri” di Isola Cristina Valenčič che come le altre sue colleghe resta in attesa della circolare che dovrebbe chiarire finalmente cosa si dovrà fare dal 17 novembre, visto che da quanto scritto sulla Gazzetta ufficiale questa è la data dalla quale diventerà obbligatorio autotestarsi a scuola e non più il 15 novembre. Questo lunedì, quindi, ci si continuerà a testare a casa e, da quanto si è appreso, il risultato del test dovrebbe essere considerato valido anche per svolgere le attività extracurriculari.
Barbara Costamagna