Resta alto il numero di infezioni in Slovenia. Raggiunta ormai stabilmente la soglia delle due mila nuove positività giornaliere. Particolarmente allarmante la situazione nella regione costiero-carsica e nel goriziano. Ieri a Capodistria i nuovi positivi erano110, 32 a Isola, 26 a Pirano e 2 ad Ancarano. Per questo l’amministrazione finanziaria Furs, ha annunciato che anche i suoi ispettori a partire da oggi saranno impegnati a controllare che vengano rispettate le condizioni GVT (guarito-vaccinato e testato) non solo da parte dei dipendenti ma anche dai fornitori di servizi di tutti i generi.
Verrà monitorato il rispetto delle regole in vigore sia nello svolgimento dell’attività corrente sia in occasione di eventi. Nel caso siano riscontrate violazioni saranno multate tutte le parti coinvolte, quindi sia il cliente sia il fornitore del servizio.
Particolare attenzione sarà probabilmente posta anche sulla veridicità della certificazione esibita, visto che sta emergendo un mercato nero di falsi certificati GVT. Questo è quanto emerso dalle pagine del quotidiano ‘Dnevnik’ che ha parlato della possibilità pagando centinaia di euro di procurarsi un finto certificato vaccinale, con il quale si riesce ad aggirare anche il controllo elettronico del codice QR.
La situazione resta grave comunque in tutto il paese che ormai da settimane continua ad essere colorato di rosso scuro, tonalità che si sta diffondendo in tutti i paesi dell’est Europa dove la percentuale dei vaccinati è inferiore a quella degli stati della parte occidentale del continente, tanto che in alcuni di essi, come la Lituania si è deciso di ritornare al lockdown per cercare di far rientrate l’epidemia in numeri gestibili senza mettere in crisi il sistema sanitario.
Barbara Costamagna