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Nonostante i timidi progressi registrati negli ultimi anni, la Slovenia continua a confrontarsi con significative sfide nel contrasto alla corruzione, come evidenziato dall'ultimo rapporto di Transparency International Slovenia. Sebbene il Paese abbia ottenuto un lieve miglioramento nella classifica globale con un punteggio di sessanta su cento, il divario rispetto ai Paesi dell'Unione Europea, dell'Europa occidentale e dell'OCSE persiste, sottolineando la necessità di un impegno più deciso. I risultati dell'Indice di Percezione della Corruzione attribuiscono parte del miglioramento agli sforzi intrapresi dal governo in questo campo, tra cui l'elaborazione di una nuova risoluzione sulla prevenzione della corruzione e l'approvazione di una legge sulla protezione dei denuncianti. Tuttavia, numerosi ostacoli permangono, come l'attuazione incompleta delle raccomandazioni del gruppo di Stati contro la corruzione e l'assenza di un piano di integrità per il l’esecutivo. Malgrado le lacune e le difficoltà, è degno di nota il rafforzamento delle iniziative formative promosse dalla Commissione per la prevenzione della corruzione, a testimonianza del fatto che anche i più piccoli passi possono innescare un processo di miglioramento più ampio. Tuttavia, come sottolineato dall’organizzazione, le sfide più rilevanti riguardano i cambiamenti sistemici necessari per debellare il fenomeno corruttivo. La presidente di Trasparency International Slovenia Neža Grasselli ha evidenziato l'urgenza di adottare un nuovo documento programmatico volto a prevenire la corruzione, sottolineando l'importanza di un approfondito dibattito pubblico per garantire la sua legittimità e la sua efficacia. Per un progresso duraturo, ha fatto sapere, è indispensabile un consenso politico e sociale sulla tolleranza zero verso questo problema, accompagnato da un rafforzamento delle istituzioni, da una maggiore trasparenza e integrità e da meccanismi di controllo più stringenti. Dei 31 Paesi analizzati nel 2024, solo sei hanno registrato un miglioramento, mentre ben diciannove hanno evidenziato un deterioramento. In particolare, alcuni Stati membri dell’UE hanno raggiunto livelli storicamente bassi, come l'Austria, la Francia, la Germania e l'Ungheria, rispettivamente con punteggi di 67, 67, 75 e 41 su una scala da 0 a 100, dove 100 indica un contesto estremamente virtuoso e 0 un contesto altamente corrotto. TI Slovenia ha inoltre lanciato una nuova piattaforma online, "Tutto sulla corruzione in Slovenia", concepita come un osservatorio permanente sull'evoluzione di questa pratica scorretta. La piattaforma, che raccoglie e mette a disposizione del pubblico, dati provenienti da diverse fonti, rappresenta un prezioso strumento per vigiliare l'andamento della corruzione nel Paese.
Alessia Mitar