All'indomani dell'aggressione, la scuola elementare è quasi completamente vuota, la polizia sta intanto indagando su quanto accaduto. Tutto è successo ieri mattina poco dopo le 7; come spiegato dalla preside, Anja Zevnik, uno degli studenti è entrato nell'aula della nona elementare e ha colpito due volte uno degli allievi che, indietreggiando ha riportato ulteriori ferite sbattendo contro il bordo del banco. E' stato subito soccorso, i responsabili dell'istituto hanno allertato la polizia e avvertito i genitori. Ricoverato in ospedale, il ragazzo ha passato la notte sotto osservazione, le sue condizioni non sono gravi, come confermato stamane dalla polizia. L'aggressore è stato immediatamente allontanato dalla scuola, con divieto di accesso a tempo indeterminato. Il comune di Brežice ha garantito alla scuola un servizio di sorveglianza, la polizia ha rafforzato la propria presenza su richiesta dell'istituto stesso e così sarà fino alla fine dell'anno scolastico, ha detto la preside. "Studenti, personale scolastico e genitori sono scioccati e preoccupati per l'incidente. Spero che la situazione si normalizzi al più presto", ha detto ancora la preside. Oggi i genitori non hanno lasciato andare i propri figli a scuola. Su 130, solo quattro si sono presentati ai cancelli. Ora la scuola cercherà di trovare una soluzione assieme al ministero competente, al comune e al centro per i servizi sociali, con il quale, così la preside, ha già collaborato in passato per le questioni dei rom. Una delle soluzioni è educare lo studente violento da casa o con un metodo di apprendimento adattivo, misura già utilizzata con lo studente in questione.
Ieri il caso è stato affrontato nel corso della riunione ordinaria del consiglio municipale di Brežice. Il sindaco Ivan Molan ha deciso di convocare una seduta straordinaria per discutere della questione. Sono stati invitati anche i rappresentanti delle istituzioni competenti, "poiché il comune è limitato dalla legislazione in materia di sicurezza", fanno sapere dalla municipalità.
Il Ministero dell'Istruzione si è detto rammaricato per l'incidente avvenuto presso la scuola di Brežice. Secondo il dicastero, la preside Anja Zevnik ha adottato le misure appropriate a seguito dell'incidente, allontanando l'aggressore e informando la polizia e le istituzioni competenti. Il Ministero ha inoltre condannato la diffusione di notizie false riguardanti la vicenda, compresa la presunta nazionalità dell'aggressore. Il dicastero ha sottolineato che, quando si tratta di violenza tra pari o bullismo, l'etnia delle persone coinvolte non gioca alcun ruolo.
Delio Dessardo e Maja Novak